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Non è diffamazione parlare male di una persona con un proprio amico; potrebbe esserlo se l’offesa alla reputazione altrui è riferita advertisement altre because of persone, oppure a un gruppo di individui.
Il reato di calunnia, disciplinato dall’art. 368 c.p., si concretizza laddove un soggetto incolpi di un reato una persona di cui conosce l’innocenza, o simuli a carico di quest’ultima le tracce di un reato.
Secondo la giurisprudenza, la valutazione della portata diffamatoria di un articolo deve essere effettuata prendendone in esame l’intero contenuto, sia sotto il profilo letterale che sotto quello delle modalità complessive con le quali la notizia viene data, potendo assumere significato decisivo, tra l’altro, anche il titolo [nine].
Se il put up o il commento è di carattere offensivo, questo comportamento integra l’ipotesi della cosiddetta diffamazione a mezzo stampa, specifica ipotesi di diffamazione aggravata, essendo il commento diretto a un gruppo indeterminato di persone.
Anche le espressioni dubitative possono integrare il delitto di diffamazione, specie nella forma dell’insinuazione: secondo la giurisprudenza, infatti, qualunque sia la forma grammaticale o sintattica della frase, ciò che conta è la sua capacità di ledere o mettere in pericolo l’altrui reputazione [eight].
Si parla di calunnia, così come previsto dall’artwork. 368 c.p., nel caso in cui si incolpi qualcuno di aver commesso un reato o se ne simulino a suo carico le tracce, rendendo edotta l’Autorità giudiziaria.
In relazione alla consumazione del reato, è importante sottolineare come la prescrizione dello stesso maturi al massimo in sette anni e mezzo, considerato il massimo della pena edittale, e come decorra dal giorno in cui sia stata proposta la querela ritenuta, poi, calunniosa.
Il codice penale esclude la punibilità della diffamazione se le offese sono contenute negli scritti difensivi delle parti processuali o dei loro avvocati, sempre che suddette offese riguardino l’oggetto della causa e ci si trovi in tribunale, cioè dinanzi all’autorità giudiziaria [22].
Ciò configura la cosiddetta provocazione, comune sia all'ingiuria che alla diffamazione, che è variamente configurata dalla dottrina quale causa di esclusione della colpevolezza, ovvero causa di giustificazione o, infine, quale causa di non punibilità in senso stretto.
Oggetto della falsa incolpazione deve necessariamente essere un reato, sia esso delitto o contravvenzione. Può trattarsi indifferentemente di un reato mai esistito ovvero di un reato commesso da altri.
Il requisito della comunicazione tra più persone si considera integrato anche qualora questa avvenga in tempi diversi. E così, colui che ha sparlato di un’altra persona traffico di droga in italia non potrà difendersi sostenendo di aver comunicato solamente con un amico, qualora egli aveva la precisa consapevolezza che la sua condotta avrebbe innescato un passaparola.
Chiunque può commettere diffamazione. Non occorre rivestire una particolare qualità o possedere determinate doti for each potersi macchiare di questo crimine. Trattasi pertanto di reato comune.
Nel dettato normativo si possono distinguere owing tipi di condotta: la calunnia formale, quando la falsa affermazione che sia stato commesso un reato da parte del soggetto passivo è contenuta in una denuncia, querela, richiesta o istanza indirizzata all'autorità giudiziaria e la calunnia reale, che si ha quando si simulino le tracce di un reato, creando indizi materiali circa la commissione di un reato mai avvenuto, indirizzando l'autorità giudiziaria verso un soggetto determinato.
La pena è aumentata se s'incolpa taluno di un reato del quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni, o un'altra pena più grave.
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